Un'altra notte insonne è passata. La causa? Questa volta nessun futile motivo. Nessun film troppo avvincente, nessun incubo troppo ingombrante. Semplicemente una zanzara. Sì, avete capito bene. Una dolcissima, tenerissima zanzara. SOLTANTO UNA. Ha pensato bene di venirmi a sussurrare soavi parole d'amore, col suono mel-odioZo della sua voce. Solo una zanzara. Una. Solo. Una. La nostra tresca è durata abbastanza. Siamo rimasti svegli a parlare e parlare per quasi tutta la notte. Saranno state le quattro, quattro e mezza quando il respiro ronfante di Morfeo ha deciso di venirci a rapire. Peccato. Proprio nel momento in cui cominciavamo a conoscerci. Lei si è posata sul mio cuscino, in prossimità del mio orecchio sinistro, ormai troppo spossato per sentire ancora le sue parole. E fu il sonno. Pesante.
E stamattina? Non l'ho ritrovata lì ad aspettarmi, ovviamente. Lei si è alzata presto, mi ha posato un bacio sulla guancia ed è andata via. Un bacio leggero, incapace di svegliarmi, ma tanto appassionato da lasciare il segno. E che segno. Saranno state le 11.55 quando lavando quel che rimaneva del mio viso l'ho notato allo specchio. Ultimo ricordo di una notte da ricordare. E poi mi criticano se non sento la sveglia. Le mie orecchie sono solo per lei.
Stasera magari tornerà a trovarmi. Mi sento già il suo amante notturno. Le ho anche comprato un regalo, per festeggiare il nostro primo giorniversario: il suo libro preferito. Non vedo l'ora di...
Immagine: www.clker.com
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