sabato 30 maggio 2009

Nobody knows...

...that this film is a masterpiece!


Fuori Orario è l'unico motivo per cui è ancora importante tenere in casa quell'elettrodomestico chiamato televisore. Se non esistesse, sarebbe essenziale un monitor collegato ad un videoregistratore o/e a un lettore Dvd. Va oltre ogni umana immaginazione il dover accettare la variegata immondizia che ci viene propinata quotidianamente da ogni emittente televisiva, facendo finta di niente se l'unica roba appetibile e, ahimè, digeribile, viene appallottolata e repentinamente scaraventata verso il cestino della notte, come un qualunque scarto, un avanzo immeritevole di posare sulla bella tavola. Fortuna che al mondo esistono quei quattro malati di insonnia, che riescono a dar valore allo sforzo di quei pochi che vorrebbero ancora una TV decente. E noi alieni nottambuli ringraziamo. Il pianeta Marzullo ci offre un sistema satellitare adeguato per poter beneficiare di questi pasti semifreddi (o semicaldi, a seconda delle stagioni...) ad orari osceni per l'altrui umano, ma facilmente mutabili grazie a vecchia tecnologia ormai desueta ma funzionante. Tutto questo prologo per dire che Nobody Knows è un capolavoro. Senza come né perché. Senza dove né quando. Punto e basta. Inutile spendere parole su un film che due ore abbondanti dice tutto. Merita di essere visto, e merita di essere visto da TUTTI. Anche da quel melmoso pubblico di prima serata. Invece viene abbandonato al suo destino, trasmesso oltre le 2 per me e qualcun'altro. Beh, io sinceramente l'ho registrato, ma perché ho la fortuna di avere ancora due di quegli strumenti desueti ma funzionanti: uno registra e l'altro consuma! Tornando al film, ammetto che non conoscevo il regista, tale Hirokazu Koreeda (o Hirokazu Kore-Eda o Koreeda Hirokazu o che kazu ne so... internet non da una versione definitiva del nome!), è uno che con la macchina da presa ci sa fare davvero, e riesce a regalare incredibili emozioni anche nell'immortalare piccolissimi gesti quotidiani e banali, come indossare delle scarpe o lavare il bucato. Davvero una gradita scoperta che terrò d'occhio da ora in avanti (il regista, non le scarpe, eh!). E altra sorpresa è il giovane protagonista della pellicola, il piccolo-grande Akira, alias Yūya Yagira, tanto giovane quanto intenso, capace anche di vincere il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes, nel 2004. Beh, non posso che invitarvi a procurarvi il film in qualche modo, anche se vi assicuro che setacciando il web ho notato con sommo rammarico che non ne esiste una versione italiana in Dvd. Per "italiana" intendo venduta in Italia, non doppiata in italiano. Il film è in lingua originale (giapponese) con sottotitoli. Esiste la versione con sottotitoli in inglese, ma non so fino a che punto sia recuperabile. Invito chiunque legga questo post in a bottle (se ha scoperto più di me...) di contattarmi tramite commento.

Thanks in advance.

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